TERAMO – «Il mio intento è farvi capire quello che stiamo vivendo, perché il decreto che è stato scritto dal governo non ne ha contezza, quindi esorto voi della Commissione a venirci a trovare quanto prima. Vi chiedo inoltre di rivedere la discrepanze, che a mio giudizio ci sono, tra il primo e il secondo decreto. Servono misure straordinarie che non sono mai state messe in atto nel nostro Paese». Lo ha detto il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, intervenendo in Commissione Ambiente della Camera dedicata oggi agli interventi straordinari in favore delle popolazioni colpite dal terremoto del 2016.
«Ieri sera ho effettuato un incontro con il mondo produttivo della mia città – ha raccontato il primo cittadino abruzzese – con circa 200 persone: ebbene, il quadro che è emerso è che da noi la tragedia non è finita, tant’è che proprio ieri, con il sisma 3.1, abbiamo evacuato un’altra scuola. Il 50% dei cittadini di Teramo non dorme più in città ma sulla costa, poi abbiamo comuni che stanno franando, quindi con gente che ancora oggi perde la propria casa. A Teramo – ha aggiunto Brucchi – circa 3mila persone sono sfollate».